Famiglia FAZZI
FAZZI: Questo cognome deriva dal nome medioevale Fazio “Fatius” , abbreviazione di Bonifazio, composto da “bonum” “buono” e “fatum” “destino”. Tra questi nomi, Bonifacio ebbe maggior diffusione, in quanto l'interpretazione popolare gli assegnò il significato di “colui che fa il bene”.
Fazio Fazzi compare nel registro dei battesimi, a Castelnuovo Magra, il 17 settembre 1566.
Fazzi, come si scrive oggi, o Faty come si trova scritto nei libri della parrocchia, non è l'unico nome usato da questa famiglia. Prima del 1610, si chiamavano indistintamente Di Faccio, ed altri Rossigni: ed alcuni ora Faccio, ed ora Rossino. Vedi il primo libro dei battezzati che incomincia dall'anno 1563: ivi vi sono scritti battezzati due fratelli, Leonardo e Giuliano, figli di Michele; Giuliano col cognome di Faccio, e Leonardo col cognome di Rossino. Più ancora: uno stesso individuo, ora dicesi Faccio, ed ora dicesi Rossino.
Giò Leonardo figlio di Giuliano, e Giuliano di Michele, battezzati col cognome di Faccio, sposarono poi due figlie di Alessandro Vivaldi col cognome Rossino.
Questa famiglia è ancora presente con alcuni nuclei famigliari nella frazione di Palvotrisia e nel capoluogo, tra i suoi componenti ricordiamo:
Giuliano, 18 febbraio 1692, prete;
Bonifazio, 8 gennaio 1693, prete;
Michele Ambrogio, 17 marzo 1693, prete;
Giulio Antonio, 13 marzo 1695, prete;
Giò Fedele, 8 maggio 1697, prete;
Alessandro, 13 ottobre 1708, prete;
Michele, 14 febbraio 1747, prete;
Francesco, 10 ottobre 1747, prete;
Giò Antonio, 19 ottobre 1749, chierico;
Bonifazio, 12 ottobre 1765, prete;
Domenico, 8 settembre 1768, domenicano;
Carlo Francesco, 3 settembre 1773, chierico.
Giuliano, 18 febbraio 1692, prete;
Bonifazio, 8 gennaio 1693, prete;
Michele Ambrogio, 17 marzo 1693, prete;
Giulio Antonio, 13 marzo 1695, prete;
Giò Fedele, 8 maggio 1697, prete;
Alessandro, 13 ottobre 1708, prete;
Michele, 14 febbraio 1747, prete;
Francesco, 10 ottobre 1747, prete;
Giò Antonio, 19 ottobre 1749, chierico;
Bonifazio, 12 ottobre 1765, prete;
Domenico, 8 settembre 1768, domenicano;
Carlo Francesco, 3 settembre 1773, chierico.
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