Famiglia CASANI
CASANI, CASA, DELLA CASA, CASABIANCA, CASADEI, CASAGRANDE, CASELLA, CASANOVA, CASAVECCHIA: derivato dal celtico “Cassanus”o dal latino “Casnus” “Quercia”.
Il cognome è raro nella forma base, ma comune nelle varianti, in particolare le settentrionali precedute da Dalla, Della, Da che indicano provenienza, e nei composti. Questi ultimi evocano costruzioni familiari intorno alle quali, talvolta, sono cresciuti piccoli centri la cui denominazione si è formata sul nome comune casa. E' facile trovare, in tutto il territorio italiano, paesi che corrispondono al nome di Casella, Caselle, Casoni, Casano ecc.. Molto comune è inoltre trovare nomi composti in cui il secondo termine sta ad indicare le caratteristiche fisiche o simboliche dell'edificio: Casabianca, Casabona, Casanova, Casavecchia. Infine Casadei, dal significato di “casa di Dio”, diffuso nel nord ed in modo particolare in Emilia, spesso derivante dalla denominazione assegnata a istituti religiosi che raccoglievano bambini abbandonati.
Il primo Casani comparso ufficialmente a Castelnuovo Magra è tale Aurelio di Domenico, battezzato ad Ortonovo, coniugato a Castelnuovo Magra il 6 agosto 1595.
Tra i componenti della stirpe dei Casani castelnovesi, ricordiamo:
Giacinto, battezzato il 19 gennaio 1681, Notaro;
Maria di Pietro Agostino, battezzata il 13 febbraio 1730, Chirurgo;
Catarina, battezzata il 7 ottobre 1781, Speziale;
Giacinto, battezzato l’ 11 ottobre 1802, Speziale.
Giacinto Casani aveva sposato la sorella del nobiluomo notaio Giovanni Fazzi. Uno dei figli, Fedele, continua la professione paterna, ma con una vera e propria laurea in farmacia, conseguita presso l'università di Genova. Fedele sposa una Magni Griffi del nobile casato sarzanese, già vedova di un Pelliccia, e madre di una figlia andata poi sposa a Cucchiari, padrone della omonima villa di Molino del Piano.
Dietro sua iniziativa viene rilevato l'antico oratorio di S. Rocco (adiacente al camposanto vecchio), ridotto con il passare degli anni a funzione di fienile. L'edificio viene restaurato e adibito a teatro dove inizia ad operare una filodrammatica fondata e diretta dallo stesso Fedele.
Con altri soci, fonda anche la prima “Società di Mutuo Soccorso” che diventa proprietaria di quell'edificio, ma solo temporaneamente: infatti, dopo la IIº guerra mondiale il comune di Castelnuovo ne diventa il nuovo proprietario, e vi apporta notevoli modifiche strutturali.
Il cognome è raro nella forma base, ma comune nelle varianti, in particolare le settentrionali precedute da Dalla, Della, Da che indicano provenienza, e nei composti. Questi ultimi evocano costruzioni familiari intorno alle quali, talvolta, sono cresciuti piccoli centri la cui denominazione si è formata sul nome comune casa. E' facile trovare, in tutto il territorio italiano, paesi che corrispondono al nome di Casella, Caselle, Casoni, Casano ecc.. Molto comune è inoltre trovare nomi composti in cui il secondo termine sta ad indicare le caratteristiche fisiche o simboliche dell'edificio: Casabianca, Casabona, Casanova, Casavecchia. Infine Casadei, dal significato di “casa di Dio”, diffuso nel nord ed in modo particolare in Emilia, spesso derivante dalla denominazione assegnata a istituti religiosi che raccoglievano bambini abbandonati.
Il primo Casani comparso ufficialmente a Castelnuovo Magra è tale Aurelio di Domenico, battezzato ad Ortonovo, coniugato a Castelnuovo Magra il 6 agosto 1595.
Tra i componenti della stirpe dei Casani castelnovesi, ricordiamo:Giacinto, battezzato il 19 gennaio 1681, Notaro;
Maria di Pietro Agostino, battezzata il 13 febbraio 1730, Chirurgo;
Catarina, battezzata il 7 ottobre 1781, Speziale;
Giacinto, battezzato l’ 11 ottobre 1802, Speziale.
Giacinto Casani aveva sposato la sorella del nobiluomo notaio Giovanni Fazzi. Uno dei figli, Fedele, continua la professione paterna, ma con una vera e propria laurea in farmacia, conseguita presso l'università di Genova. Fedele sposa una Magni Griffi del nobile casato sarzanese, già vedova di un Pelliccia, e madre di una figlia andata poi sposa a Cucchiari, padrone della omonima villa di Molino del Piano.
Dietro sua iniziativa viene rilevato l'antico oratorio di S. Rocco (adiacente al camposanto vecchio), ridotto con il passare degli anni a funzione di fienile. L'edificio viene restaurato e adibito a teatro dove inizia ad operare una filodrammatica fondata e diretta dallo stesso Fedele.
Con altri soci, fonda anche la prima “Società di Mutuo Soccorso” che diventa proprietaria di quell'edificio, ma solo temporaneamente: infatti, dopo la IIº guerra mondiale il comune di Castelnuovo ne diventa il nuovo proprietario, e vi apporta notevoli modifiche strutturali.
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