Famiglia BASTEROTTI


BASTEROTTI: nome molto raro, potrebbe derivare dal nome proprio germanico composto da “Bast”, “costruire”, e da “Hostie”, “ostie”, “ostello”, “ostile”. Potrebbe derivare dalla parola "bast" che è la combinazione della parola egiziana antica “bas“e la conclusione femminile “-t”. Come gatto domestico. La parola “bast” è stata collegata con il gatto domestico ca. 1000 anni a.C., quasi duecento anni dopo l'inizio del suo culto. Precedentemente, il gatto non è mai stato rappresentato tranne nei casi rari che coinvolgono Mafdet (nei testi della piramide) ed il Ra. Questo nome è attestato nei documenti dal 1500, data in cui a Bologna è registrato un Basterotti Bartolomeo. Basterotti si è laureato alla scuola d'arte applicata di Bologna nel 1551. Disperato per la mancanza di commissioni, si è dedicato alla pittura generica di Madonne con Bambino, vendendo dozzine di tele quasi identiche, ogni settimana, ai turisti. Di tanto in tanto arriva una commissione speciale a rompere la monotonia. Nel novembre del 1551 il ricco mercante di maiali, Domenico Satriale, si reca allo studio per commissionare una Madonna con Bambino per la locale cappella di San Antonio l'obeso. Basterotti, ottenuta l'assegnazione, il lunedì seguente si reca alla residenza di Satriale, come richiesto. Mostra una coppia di bozze, usando come modelli la figlia di 15 anni e la nipote di 1 anno; ma Satriale, rimasto insoddisfatto, suggerisce la rappresentazione di una immagine realistica di un maiale. Suggerisce inoltre di essere inserito nell'immagine, come tanti magnati di quell'era. Il giovane pittore rifà alcune bozze col carbone di legna, ma Satriale, non ancora soddisfatto, suggerisce anche la sostituzione del bambino con un gradevole arrosto di maiale e una composizione dei tagli di carne che lui ha esposto, poi fa aggiungere la testa di un cinghiale siciliano, dietro cui si è disposto, con tanto di coltello. Sarà necessaria una settimana completa per finire l'opera, dopo di che, Basterotti, pensa seriamente a diventare vegetariano. Tuttavia, quando Satriale scopre che la sua figlia faceva la modella anche di notte, nello studio del pittore, il raffinato Basterotti viene avviato bruscamente nel commercio del maiale con la persuasione derivante da un fucile da caccia carico. Dopo alcuni anni cessa l'attività pittorica per concentrarsi su cibo. Muore nel 1591 per le complicazioni dell'obesità. Il cognome Basterotti, compare ufficialmente la prima volta, a Castelnuovo Magra, con Domenico di Stefano di Francesco, battezzato il 10 settembre 1564. Questa famiglia, forse in ossequio al nome che porta, ha dato i natali a numerosi religiosi, tra i quali: Carlo, prete, battezzato il 5 settembre 1668; Domenico, Arciprete, battezzato il 10 febbraio 1678, lasciò ogni suo avere al Sig. Giò Antonio Corsellini (altra famiglia di preti); Marco Antonio, lasciò la sua eredità a l'Opera del Suffraggio di Castelnuovo, da lui istituita; Giacomo Andrea, fondò l'Opera di san Rocco.

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