Famiglia BALLERI
BALLERI, BALLARINO, BALLARINI, BALLERINI, BALLERINO: l’origine del cognome è molto probabilmente un soprannome relativo o alla capacità nella danza o al tipo di comportamento.
L'origine geografica della variante Balleri è sicuramente Ligure, probabilmente della riviera del Levante (Rapallo?)
Verso la metà del 1800 un certo Balleri Angelo, insieme col fratello, si trasferisce a Vallecchia di Castelnuovo per lavorare come mezzadro dei Podestà-Luciardi di Sarzana che in quel territorio a ridosso di Castelnuovo, precisamente al Tofo e Vallechina, avevano ampi possedimenti terrieri. Il fratello di Angelo torna all'antico paese di provenienza mentre Angelo prende moglie nella frazione di Montecchio, sposando Grassi Assunta: i 5 figli nati dal matrimonio, Enrico, Bastiano e Adelio e in più due femmine, proseguono il casato Balleri, diversificandone le attività lavorative. I Balleri conoscono condizioni di lavoro assai pesanti, chi nelle miniere o nelle fornaci per la cottura di laterizi; chi presso i cantieri navali di La Spezia, ma sempre con contratti saltuari e assai poco remunerativi.
Enrico Balleri si sposa con Mattioni Adele che dà alla luce 4 figli: Anna la quale andrà sposa a Bontempo che troveremo poi socio nella ditta Balleri; Ferdinando che svolgerà la vita lavorativa come dipendente delle Termomeccanica di La Spezia; Mario che ha sempre svolto il lavoro di muratore; Bruno, nato nel 1925, che aprirà la storia dell'attuale ditta B.B.B.
Bruno Balleri, dopo l'esperienza militare che svolge come volontario, in qualità di motorista d'aviazione dal 1942 al Settembre del '43, dapprima a Capua e a Venezia e poi a Cadimare di La Spezia, nel 1947 svolge l'attività di autotrenista in proprio fino al 1949.
Nel 1947 si sposa con Silvana Baruzzo (cognome che costituirà la terna Balleri-Baruzzo-Bontempo della ditta omonima) da cui ha 2 figli: Piero e Walter continuatori attuali nell'attività commerciale della medesima ditta.
Bruno negli anni dal 1949 al 1958 si attiva nel commercio di frutta e verdura acquistando all'ingrosso tali generi a Bologna, per poi trasportarli con mezzo proprio e rivenderli sui mercati di Carrara.
In Via Salicello, dove aveva preso dimora fin dal 1949, mette a frutto le proprie esperienze commerciali, aprendosi alla vendita di nuovi generi merceologici che in quel tempo (siamo agli inizi del boom edilizio) erano molto richiesti: ne fa fede anche il profondo rinnovamento tecnologico attuato in quel periodo dalle fornaci Filippi per la cottura di laterizi.
Infatti nel 1958 inizia la vendita di materiale per edilizia; la clientela all'inizio appare piuttosto scarsa, ma la buona volontà,
la correttezza di comportamento, l'intraprendenza ed il buon volgere dei tempi consente a Balleri di ampliarne il numero, iniziando una rapida scalata verso il successo.
Nell'anno 1964 si associa con i cognati Baruzzo e Bontempo (già sopra citati) e nel 1967 acquista in Via Aurelia una parte della fattoria degli ex proprietari Antognetti di Ortonovo nella cui area trasferisce la neonata azienda commerciale B.B.B.. Utilizza le vecchie strutture murarie edificandone di nuove per lo stoccaggio delle merci. Di lì a poco costruisce l'edificio da adibire ad abitazione, uffici ed a saloni per l'esposizione di materiale vario: mattonelle, bagni, forni per uso domestico e ultimamente caminetti. In quest'ultimo settore merceologico la ditta diviene leader di vendita per una larga clientela la quale in quel settore trova il piacere del “focolare domestico”. La sigla B.B.B. viene rappresentata con felice intuizione col logo di tre caminetti visti nel profilo delle cappe di tiraggio.
Non è necessario sottolineare il grande sviluppo commerciale della ditta B.B.B., a tutti conosciuto; tuttavia desideriamo mettere in risalto che esso è dovuto soprattutto alla buona amministrazione dei suoi dirigenti, alla credibilità dei titolari rispetto ai fornitori: qualità che il fondatore della ditta, Bruno Balleri, ha affinato in anni di esperienze sempre nel ricordo dei molti sacrifici iniziali che gli hanno temprato la personalità.
La croce di cavaliere del lavoro conferitagli nel 1980 e l'altra di Cavaliere ufficiale del 1985 sono una tangibile testimonianza delle qualità e dei meriti di questo lavoratore castelnovese.
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